IKEA: il nemico degli interior designer?
- Laura Orlovic
- 7 ago
- Tempo di lettura: 2 min
È una domanda che ci sentiamo fare spesso, con un mezzo sorriso: “Ma voi architetti usate anche IKEA?” Sottinteso: non è forse il grande “nemico” del design su misura, del dettaglio curato, della casa pensata davvero per chi la abita?
La risposta breve? No, non è il nemico. Ma non è nemmeno la soluzione.
IKEA è democratica. Ma il progetto non è un mobile.
IKEA ha avuto un merito enorme: ha reso accessibile il design. Ha educato milioni di persone alla bellezza di una casa ordinata, funzionale, coerente. Ha semplificato l’arredamento, e in molti casi lo ha reso anche divertente.
Ma un progetto d’interni non si fa con un catalogo. Non basta scegliere “quella libreria lì” o “quel divano là”. Una casa non si riempie: si costruisce attorno a chi la vive. E lì, nessun algoritmo o configuratore online potrà mai sostituire un ascolto reale, un occhio allenato, una visione che parte dalla tua quotidianità.
Quando lo usiamo anche noi
La verità è che anche nei nostri progetti capita di inserire elementi IKEA. A volte per praticità, a volte per budget, a volte per scelta consapevole. Ma mai in modo standard. Ci piace trasformarli, integrarli, personalizzarli. Usare una struttura come base, costruirci intorno, cambiarne materiali e funzione.
Ad esempio, abbiamo usato il sistema PAX in diversi progetti d’ingresso, integrandolo con nicchie su misura, pannellature e colori coordinati al resto dell’ambiente. Da semplice armadio modulare, diventa un elemento architettonico funzionale e perfettamente mimetizzato, spesso quasi invisibile.
Lo stesso vale per alcune cucine, dove una struttura METOD può diventare un volume integrato con materiali diversi, top artigianali e dettagli su misura.

Il vero valore non è nel mobile
L’interior designer non è un venditore di arredi. È un traduttore di bisogni, un interprete del tuo stile, un progettista di equilibrio e sensazioni. Il valore di un progetto non è nella marca dei mobili, ma in come quegli elementi dialogano tra loro, con la luce, con lo spazio, con te.
Il nostro approccio
In EmmePi partiamo sempre dalla persona. A volte il risultato finale sarà un mix tra artigianato e grande distribuzione. Altre volte tutto sarà su misura. L’importante è che sia tutto coerente, pensato, calibrato.
Non demonizziamo nulla, ma non ci affidiamo mai a uno standard. IKEA compresa.
Conclusione: IKEA non è il nemico. Il vero nemico è il copia-incolla, l’approccio “fai da te” che sembra conveniente ma poi non funziona. Progettare è un atto di ascolto, non di scelta a scaffale.
E se vuoi davvero dare forma alla casa che ti assomiglia, allora forse non è da lì che devi iniziare.





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