Oltre ciò che si vede: progettare la casa attraverso i sensi
- Laura Orlovic
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min
Quando pensiamo alla casa, il primo senso che immaginiamo è quasi sempre la vista: linee pulite, proporzioni armoniose, colori ben calibrati, materiali che dialogano tra loro. Ma la verità è che una casa davvero accogliente non è solo bella da guardare: è capace di coinvolgere tutti i sensi, creando un’esperienza di benessere che va oltre la pura estetica.
In EmmePi Architettura crediamo che questo sia il vero salto di qualità nel design contemporaneo: progettare ambienti che non si limitano a piacere agli occhi, ma che ci fanno stare bene.
Il suono: l’armonia che riempie gli spazi
La musica ha un potere incredibile: può accompagnarci, energizzarci o rilassarci. Sempre più oggetti d’arredo integrano tecnologie audio discrete e raffinate, come lampade da tavolo con cassa incorporata, ideali per creare una colonna sonora quotidiana senza aggiungere ingombri tecnologici visibili.
Che si tratti di una playlist morbida durante una cena o di un sottofondo per iniziare la giornata, il suono diventa parte del progetto dello spazio. Una casa silenziosa quando serve e musicale quando vogliamo… questa è vera qualità abitativa.
L’olfatto: il profumo come firma della casa
Ogni casa ha un suo odore. Ma oggi possiamo trasformarlo in una scelta consapevole:
profumatori d’ambiente,
candele artigianali,
diffusori elettrici,
fino alle fragranze personalizzate create ad hoc per raccontare la personalità di chi vive la casa.
Un profumo può evocare ricordi, trasmettere calma, dare una sensazione di pulizia o di calore. L’olfatto è il senso più emotivo: curarlo significa creare un'atmosfera intangibile ma potentissima.
Il calore: una sensazione che accoglie
Il calore non è solo una questione di temperatura: è una sensazione. Un camino – anche bioetanolo o portatile – diventa un fulcro emotivo, un punto d’attrazione che suggerisce intimità e pause lente. E anche piccoli accorgimenti fanno la differenza: tessili morbidi, luci calde, superfici che non risultano fredde al tatto.
Il calore è comfort, ed è ciò che trasforma uno spazio bello in uno spazio vivo.
Il tatto: materiali che parlano
La mano che accarezza il legno, la trama di un tessuto, la porosità della pietra, la morbidezza di un tappeto. Il tatto rappresenta la dimensione più concreta dell’abitare: la qualità si sente.
Per questo selezioniamo materiali che non siano solo performanti, ma che restituiscano una sensazione autentica: superfici naturali, finiture vellutate, dettagli artigianali. La casa si vive anche ad occhi chiusi.
La temperatura della luce: un senso “invisibile”
La luce è percezione, ritmo e benessere. Non parliamo solo di lampade, ma di temperatura del colore, intensità, direzione.Una luce sbagliata rende un ambiente scomodo; una luce progettata con cura lo trasforma.
Oggi, grazie a sistemi dimmerabili e smart, possiamo modellare la luce come un materiale, scegliendo il mood giusto per ogni momento della giornata.
Il gusto: sì, anche in casa
Può sembrare strano, ma anche il gusto fa parte dell’esperienza domestica. Una cucina ben progettata invita a cucinare; un tavolo ben posizionato invita a condividere. L’estetica degli oggetti che usiamo ogni giorno, dal servizio di piatti a un set di bicchieri, contribuisce a rendere l’esperienza del cibo coerente con la nostra idea di casa.
È il senso della convivialità, della cura, del piacere quotidiano.
Una casa multisensoriale è una casa che cura
Quando tutti i sensi si sentono accolti, la casa diventa un luogo che ci rigenera. Per questo, nel nostro approccio progettuale, lavoriamo non solo sulla forma, ma sull’esperienza: la casa non come contenitore, ma come organismo che accompagna le persone nei loro rituali, nelle loro emozioni, nelle loro giornate.
Perché il design più riuscito non è quello che si vede. È quello che si sente.
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