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50 sfumature di bianco – Non lasciare al tuo professionista la scelta del bianco di casa

  • Immagine del redattore: Laura Orlovic
    Laura Orlovic
  • 12 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

“Facciamo le pareti bianche, così stiamo sul sicuro.”

Quante volte avete sentito (o detto) questa frase? Il bianco viene spesso considerato una non-scelta, una soluzione neutra, semplice, universale. Eppure, chi ha mai dovuto scegliere davvero “che bianco” usare per le pareti sa che il bianco è tutto fuorché banale.

Nel mondo del design e dell’architettura, non esiste un solo bianco. Ne esistono decine – anzi, centinaia – e ciascuno racconta una storia diversa. Scegliere “il bianco giusto” è una delle decisioni più sottili (e spesso sottovalutate) che si possano prendere in una casa.



Il mito del bianco neutro


Il bianco non è neutro. O meglio: non è sempre neutro. Un bianco può essere freddo, caldo, polveroso, lattiginoso, gessoso, brillante, morbido, secco. Può tendere al grigio, al rosa, al giallo, al blu. E soprattutto: cambia completamente in base alla luce, ai materiali circostanti e al finish (opaco, satinato, lucido).

Per questo, se state ristrutturando casa o progettando i vostri spazi, non lasciate che sia solo il professionista a scegliere il bianco “di default”. Collaborate. Guardate. Sperimentate. Perché il bianco che sembra perfetto in showroom potrebbe risultare gelido, piatto o sporco nel vostro soggiorno.


Quando il bianco sbaglia, si vede (eccome)


Un bianco sbagliato può:

  • Spegnere completamente l’arredo, specialmente se avete toni caldi o legno.

  • Riflettere la luce in modo “ospedaliero”, se troppo freddo e brillante.

  • Sembrare sporco, se troppo grigiastro in una stanza poco illuminata.

  • Stonare con i serramenti o le piastrelle, creando un effetto “vecchio contro nuovo”.

Il risultato? Un ambiente che, pur essendo “tutto bianco”, non sembra mai pulito, né caldo, né accogliente. E quando te ne accorgi, è tardi (e costoso) da correggere.


Come scegliere il bianco giusto

Stessa stanza, un bianco diverso.
Stessa stanza, un bianco diverso.

Ecco qualche linea guida per evitare errori e, soprattutto, per scegliere in modo consapevole:


1. Osserva la luce naturale

Ogni stanza riceve la luce in modo diverso:

  • Luce nord → tende ad essere più fredda: scegli bianchi caldi, con una punta di crema o vaniglia.

  • Luce sud → più intensa e calda: puoi osare bianchi freddi, anche con sfumature grigie.

  • Est o ovest → attenzione ai cambiamenti durante la giornata: valuta il bianco in diversi momenti.


2. Guarda cosa c’è intorno

I colori dei pavimenti, dei mobili, dei tendaggi influenzano la percezione del bianco. Ad esempio:

  • Se hai legni caldi (rovere naturale, noce, teak), prediligi bianchi caldi o neutri.

  • Se hai marmi freddi (grigio, bianco carrara), puoi scegliere bianchi più freddi o leggermente azzurrati.


3. Scegli il finish con attenzione

  • Opaco → elegante, vellutato, perfetto per ambienti soft (ma poco lavabile).

  • Satinato → il compromesso giusto tra estetica e funzionalità.

  • Lucido → usato con criterio, può valorizzare soffitti o piccoli spazi.


4. Testa sempre in loco

Non scegliere mai il bianco solo da un campione su catalogo o da uno schermo. Applica delle prove a parete, in grandi rettangoli, e osserva come cambia con la luce naturale e artificiale. Il bianco va visto dal vivo.


Qualche bianco “famoso” che funziona (ma solo se lo provi)

Esistono piu' di 50 variazione di bianco
Esistono piu' di 50 variazione di bianco

Ogni brand ha le sue sfumature iconiche. Eccone alcune amate da architetti e interior

designer:

  • White Dove – Benjamin Moore → caldo, vellutato, mai stucchevole.

  • Strong White – Farrow & Ball → neutro ma profondo, ideale per ambienti moderni.

  • Simply White – Benjamin Moore → pulito ma non freddo, adatto per case luminose.

  • Bianco Puro – Sikkens → brillante e molto neutro, da usare con attenzione.

  • Bianco 9010 – RAL → classico ma caldo, perfetto per infissi e pareti tono su tono.

Attenzione: il nome non basta. Lo stesso bianco può apparire completamente diverso in due case distinte.


Conclusione: il bianco è una scelta di stile


Non esiste il “bianco giusto” in assoluto. Esiste il bianco giusto per la tua casa, la tua luce, il tuo stile. Affidarsi a un professionista è importante, ma la scelta del bianco non dovrebbe mai essere una delega cieca. Coinvolgetevi, fatevi mostrare alternative, testate insieme. Perché quel bianco sarà lo sfondo della vostra vita quotidiana – e se è quello sbagliato, lo noterete ogni giorno.

In fondo, il bianco non è assenza di colore. È la sua più raffinata sfumatura.E sì: sono almeno cinquanta, se non di più.

 
 
 

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